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BIOGRAFIA

"La Panighini è andata, a differenza degli altri, dentro il personaggio, in un viaggio introspettivo all'interno dell'animo umano.!

- Lucia Fava - Il giornale della Musica per Traviata

"Un tango tangibile e sensuale, perché vero, animale e istintivo, senza vezzi estetizzanti."

- Roberta Rocchetti - Musicultura online  per Maria de Buenos Aires

"Tutto è semplice e immediato, assai fluido e ben studiato, e l'energia che trabocca dal palcoscenico arriva senza argini in platea."

- Silvia Campana - L'Opera per Il barbiere di Siviglia

"Con mano abile, con l’agilità

di un prestigiatore che distrae per agire, la Panighini, fa accomodare gli spettatori nel gioco e li fa giocare."

- David Toschi - Operaclick per La Bohème

"La regia della Panighini è cosa meditata, teatrale e ricca di atmosfere soffuse da risultare persino rivelatrice"

- Alessandro Mormile - L'Opera per Don Giovanni

"Se si pensa ai tristi tempi che il nostro paese sta percorrendo, vedere dei giovani cimentarsi con grande energia e con un nuovo stile, forse ci rende più ottimisti sul futuro del teatro italiano

- Carmelo Antonio Zapparrata - Artearti.net

Stefania Panighini ha studiato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D’amico e si è diplomata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino in Regia per lo spettacolo musicale. Si è inoltre laureata in Musicologia col massimo dei voti e la menzione presso l'Università di Torino.

Nel 2004 ha vinto il Premio Idee per Alfieri (Festival Astiteatro) e sin da molto giovane si è fatta apprezzare, in Italia e all’estero, per talento e professionalità.

 

Nell’ultimo anno, nonostante i difficili tempi pandemici, ha messo in scena Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla all’Opera Giocosa di Savona, alla Fondazione pergolesi Spontini e al Luglio Musicale Trapanese,  Rinaldo all’Opera de Tenerife, ha collaborato con il Wexford Festival Opera e con la Florentine Opera di Milwaukee per la realizzazione di documentari e videoclip musicali, e ha inoltre intrapreso una collaborazione con la casa discografica Musica di Seta, per la realizzazione di Intrepidaria, ovvero la narrazione delle vite di grandi donne, come se la storia fosse stata attenta alla parità di genere.

 

La stagione 2019/2020 ha segnato l'inizio di una splendida collaborazione con il Teatro delle Muse di Ancona  e del debutto nel continente asiatico al Daegu Opera Festival coreano, per una nuova acclamatissima produzione di Traviata, che ha riscontrato un grande successo per la raffinatezza della direzione attoriale e l'innovativo impianto scenico. All'Opera Giocosa di Savona poi è andato in scena per il secondo anno un progetto di teatro inclusivo, dove non solo i ragazzi under 18 sono saliti sul palco, ma anche gli over 65, in un emozionantissimo allestimento di Don Pasquale, con le generazioni a confronto.

Questo progetto è nato in realtà, presso l'Opera Giocosa di Savona, nella stagione 2018/2019 per portare il pubblico sulla scena con il Barbiere di Siviglia: 30 ragazzi under 18 hanno partecipato all'intera produzione lavorando come mimi e addentrandosi con grande interesse nel mondo teatrale. 

Nelle stagioni precedenti si segnalano un importante debutto americano in Traviata presso la Dallas Opera, accolta da un successo trionfale di pubblico e di critica, il Rinaldo di Handel all’Opera de Tenerife, la Nina pazza per amore al Paisiello Festival e all’Opera Giocosa di Savona, La Bohème e Madama Butterfly al Luglio Musicale Trapanese, cura inoltre la ripresa di Bohème alla Fenice di Venezia da molti anni. Ancora Orlando di Handel al Theater an der Wien - Kammeroper, La Traviata al Wexford Opera Festival, la prima rappresentazione in tempi moderni della Semiramide in villa di Paisiello a Taranto, Hansel und Gretel all’Opera  Tenerife e L’Italiana in Algeri a Lucca Opera Festival.

 

Ha collaborato con il Teatro Regio di Torino, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Pavarotti di Modena, Opéra National de Lorraine, Teatro Municipale di Piacenza, Fondazione Pergolesi Spontini, Wexford Opera Festival, Teatro Verdi di Sassari, Lugo Opera Festival, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Grande di Brescia, Festival de Opera di Tenerife, l'Opéra de Nice, Festival della Valle d'Itria, Festival Internazionale del Cortometraggio di Capalbio, il Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia.

Ha diretto tra gli altri La voix Humaine, Pomme d'Api e Monsieur Choufleuri restera chez lui, Le finte Contesse, Don Pasquale, Don Giovanni, Così fan tutte, Mirra Show Reel, Le nozze di Figaro, Colores de Buenos Aires, Falstaff, Histoire du soldat, Pierino e il lupo, L'impresario teatrale, Dido & Aeneas, Gianni Schicchi, Suor Angelica, Lulu - la rifrazione di luce, Rigoletto, Il segreto di Susanna e Procedura Penale.

 

Nel 2014 inizia il progetto Hoperance, un crossover sul linguaggio dell’opera, della danza e dell’arte visuale, concentrandosi su alcune cantate barocche di Handel, e che prossimamente vedrà il debutto in nuovi spazi non teatrali.

Stefania Panighini insegna Teoria e tecniche dell’interpretazione scenica presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como e ha al suo attivo diversi saggi musicologici, compreso uno studio su Pelléas et Mélisande per l'Opera Comique (Parigi), dirige inoltre videoclip e documentari.

Molto intensa anche l’attività per un pubblico più giovane: nel 2009 ha vinto una borsa di ricerca per il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino con il progetto Una musica da favola, dirigendo La Boîte à Joujoux di Claude Debussy e André Hellé; nel 2012 ha invece curato Opera Kids (AS.LI.CO) per i bambini da 3 a 5 anni.

 

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