
BIOGRAFIA
"Un tango tangibile e sensuale, perché vero, animale e istintivo, senza vezzi estetizzanti."
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- Roberta Rocchetti - Musicultura online per Maria de Buenos Aires
"La Panighini è andata, a differenza degli altri, dentro il personaggio, in un viaggio introspettivo all'interno dell'animo umano.!
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- Lucia Fava - Il giornale della Musica per Traviata
"Tutto è semplice e immediato, assai fluido e ben studiato, e l'energia che trabocca dal palcoscenico arriva senza argini in platea."
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- Silvia Campana - L'Opera per Il barbiere di Siviglia
"Con mano abile, con l’agilità
di un prestigiatore che distrae per agire, la Panighini, fa accomodare gli spettatori nel gioco e li fa giocare."
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- David Toschi - Operaclick per La Bohème
"La regia della Panighini è cosa meditata, teatrale e ricca di atmosfere soffuse da risultare persino rivelatrice"
- Alessandro Mormile - L'Opera per Don Giovanni
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"Se si pensa ai tristi tempi che il nostro paese sta percorrendo, vedere dei giovani cimentarsi con grande energia e con un nuovo stile, forse ci rende più ottimisti sul futuro del teatro italiano
- Carmelo Antonio Zapparrata - Artearti.net
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Stefania Panighini, regista e autrice nata a Torino, è una protagonista della scena teatrale da venti anni. Nel 2014 ha iniziato il progetto Hoperance: residenze, spettacoli e momento di ricerca per un crossover sul linguaggio dell’opera, della danza e dell’arte visuale che è diventato oggi uno dei focus principali del suo percorso artistico.
I suoi studi cominciamo all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D’amico, in seguito si è diplomata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino in Regia per lo spettacolo musicale. Si è inoltre laureata in Musicologia col massimo dei voti e la menzione presso l'Università di Torino. Ha scritto diversi saggi musicologici, tra cui uno studio su Pelléas et Mélisande per l'Opera Comique. Insieme a Sandro Cappelletto ha curato per Treccani un ciclo di conferenze sulla Traviata presso la Fondazione Arturo Toscanini. Nel 2024 ha tenuto un Tedx Talk sull’ascolto al Teatro Regio di Torino.
Intensa anche l’attività didattica, incentrata sulla formazione dell’arte scenica nel cantante lirico, per la quale è considerata un punto di riferimento nel panorama italiano. È stata docente presso l’Accademia del Maggio Musicale di Firenze, il Teatro Pavarotti-Freni di Modena, la Scuola Paolo Grassi di Milano e il Dams dell’Università di Torino.
Attualmente è docente ordinario di Teoria e tecniche dell’interpretazione scenica presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como.
Da sempre impegnata sia nel repertorio tradizionale che in quello più ricercato, ultimamente ha messo in scena Don Pasquale alla Calgary Opera, Kaiser Von Atlantis per il Lerici Music Festival e l’Opera Giocosa di Savona, Ascesa e caduta della città di Mahagonny a conclusione di un progetto triennale sul teatro musicale del Conservatorio Giuseppe Verdi di Como e del Teatro Sociale di Como iniziato con la Belle Hélène di Offenbach nel 2022, seguito poi da La Rondine di Puccini nel 2023. Nello stesso anno ha curato l’allestimento dell’Elisir d’amore per l’Opera Giocosa di Savona e il Teatro Pavarotti-Freni di Modena e la realizzazione di Pagliacci al Wexford Festival Opera.
Tra l’estate e l’autunno 2025 sarà impegnata nella regia di Tosca per la stagione estiva del Teatro Verdi di Trieste, il dittico con Bal Masqué di Poulenc e l’opera in prima assoluta La Torre di Marco Bargagna al Teatro Verdi di Pisa, la prima esecuzione moderna di Turanda di Bazzini al Teatro Sociale di Como.
Ha messo in scena Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla per il Teatro Pergolesi di Jesi, per il Luglio Musicale Trapanese e per l’Opera Giocosa, per il Wexford Festival Opera ha curato l’allestimento di Le songe d’une nuit d’été di Thomas e per l’Ópera de Tenerife il Rinaldo. In tempi di pandemia ha collaborato con la Florentine Opera di Milwaukee per la realizzazione di documentari e videoclip musicali (la serie Voyages) e ha intrapreso una collaborazione con la casa discografica Musica di Seta per la realizzazione di testi, poi divenuti podcast e spettacoli: Intrepidaria, ovvero la narrazione delle vite di grandi donne come se la storia fosse stata attenta alla parità di genere e Anomaliae, storie di donne di manicomio.
La stagione 2019/2020 ha segnato l'inizio di una collaborazione con il Teatro delle Muse di Ancona e il debutto nel continente asiatico al Daegu Opera Festival per una nuova produzione di Traviata particolarmente apprezzata per la direzione attoriale e l'innovativo impianto scenico. All'Opera Giocosa, poi, è andato in scena un progetto di teatro inclusivo, biennale, dove i ragazzi under 18 sono saliti sul palco insieme a persone over 65 per un allestimento di Don Pasquale. Il progetto sull’inclusione anagrafica ha debuttato nella stagione 2018/2019 con l’intento di coinvolgere gli adolescenti, portandoli in scena con il Barbiere di Siviglia.
Nelle stagioni precedenti si segnala il debutto americano con Traviata presso la Dallas Opera, Nina pazza per amore al Paisiello Festival e all’Opera Giocosa, La Bohème e Madama Butterfly al Luglio Musicale Trapanese. Ancora, Orlando di Haendel al Theater an der Wien - Kammeroper, la prima rappresentazione in tempi moderni della Semiramide in villa di Paisiello a Taranto, Hansel und Gretel all’Ópera de Tenerife e L’Italiana in Algeri al Lucca Opera Festival.
Nell’arco della sua carriera ha collaborato, tra gli altri, con il Teatro Regio di Torino, Teatro Valli di Reggio Emilia, Comunale di Bologna, Opéra National de Lorraine, Teatro Municipale di Piacenza, Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Verdi di Sassari, Lugo Opera Festival, La Fenice di Venezia, Teatro Grande di Brescia, Opéra de Nice, Festival della Valle d'Itria, Festival Internazionale del Cortometraggio di Capalbio e Piccolo Festival del Friuli-Venezia Giulia.
Nel 2004 ha vinto il Premio ‘Idee per Alfieri’ del Festival Astiteatro.